Evaristo Boncinelli

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Evaristo Boncinelli (Montignano sull'Arno 1883 - Firenze 1946) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Dopo avere studiato disegno e plastica presso lo scultore Adolfo Galducci, allievo del Dupré, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, per frequentarvi la Scuola libera del Nudo. Manifesta subito grande interesse per lo studio della scultura antica (etrusca e romana) e con l'amico Giannino Marchig, pittore triestino profugo a Firenze, si reca a vedere dal vero gli antichi presso le Gallerie. Per diversi anni si dedica alla lavorazione del marmo: dell'alabastro in un laboratorio artigiano fiorentino; comincia a scolpire opere crudemente veriste, di rara e spontanea modernità; in questi anni esegue opere Come Testa di veccbio, Il suocero e uno dei suoi pezzi più strepitosi, La cieca, di grande espressività. Espone a Brera nel 1914, alla "Mostra del Soldato" tenutasi a Firenze nel 1919 e alla Primaverile Fiorentina del 1922. Ma l'esperienza della guerra, che lo ha lasciato profondamente turbato, insinua nella sua mente il germe di una grave malattia mentale, che lo porta all'Ospedale Psichiatrico di San Salvi, vicino a Firenze; vi rimane rinchiuso per ventisei anni, fino alla morte, avvenuta nel 1946. A proposito delle sue opere, Ardengo Soffici ebbe a dire che «l'arte che vi risplende è infinitamente e assolutamente superiore a quella di ogni scultore straniero dei nostri tempi. Boncinelli supera senza confronti Rodin, Meunier, Bourdelle, Maillol e anche Dégas scultore». Tutte le sue opere si trovano nella Galleria fiorentina d'Arte Moderna.

FONTE:Scultura italiana del primo novecento

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